Archivio per la Categoria “Krugän, il libro”

domenica, febbraio 14, 2016 Categorie: Krugän, il libro

Ringraziamenti

“Se siete arrivati a leggere queste ultime righe, i primi che ringrazio siete voi, cari lettori, per avermi dato fiducia seguendo con interesse l’avventura che ho raccontato in queste pagine.

È stato un duro lavoro, lungo e paziente. Un lavoro iniziato durante gli ultimi anni di liceo, che ha avuto lunghe soste durate anche interi anni, periodi fecondi e momenti sterili. Ma che alla fine mi ha anche regalato sorprese e soddisfazioni.

Spero che il mondo che ho creato vi abbia rapito, che la mia visione del fantasy, razionale e dall’approccio scientifico, vi abbia convinto e soddisfatto, che al di là del racconto, questo libro vi abbia dato diversi spunti su cui riflettere, con cui rileggere la realtà che viviamo ogni giorno. Spero che sia riuscito a trasmettervi l’emotività che ho sperimentato nel dar vita ai personaggi, a dar loro voce, paure e speranze.

Quindi ringrazio Enrico Kaiser, Alessio Conti, Francesco Militello, Enrico Fioretti e Alessandro D’Introno per avermi dato una mano nella scelta dei nomi, nell’aggiustamento di alcuni dettagli dei personaggi e della storia, pur essendo all’oscuro di tutta la trama, per aver fatto da beta tester, ma soprattutto per essere i primi supporter del Krugän.

Ringrazio Rossana Lo Raso per avermi aiutato nella traduzione in lingua inglese, mettendo a mia disposizione la sua competenza e la sua esperienza in questo settore.

Ringrazio Lear, Flaber, Garel, ed Èrance, per avermi tenuto compagnia in questi anni, per essere cresciuti insieme a me, guardando loro ho potuto scrutare dentro me stesso.

Ogni fine è un nuovo inizio, e non è detto che questo sia l’unico racconto delle terre del Krugän ad emergere tra pieghe del tempo.”

KRUGÄN - L’Origine delle Razze

martedÏ, settembre 28, 2010 Categorie: Krugän, il libro, Letteratura

La scelta del nome

Trovare un nome per un personaggio sembrerebbe una cosa facile: si tirano un paio di dadi con le lettere ed ecco comparire il nome.
Beh non è proprio cosĂŹ! Al di lĂ  del fatto che “òsdrggfj” non è proprio un bel nome, i nomi non dovrebbero essere dati a caso. Il nome identifica il personaggio e ne deve riflettere le caratteristiche: l’originalitĂ , la pronunciabilitĂ , la lunghezza, il suono e anche le cose che associamo a quella parola per assonanza, sono tutte cose da tenere conto. Il nome deve vestire bene il personaggio.
Certo bisogna avere una fantasia infinita per trovare sempre nuovi nomi che calzino a pennello sui personaggi. E qui ci sono diversi sistemi che aiutano uno scrittore a stimolarla.
Io per esempio ne uso due: il primo è un generatore casuale di nomi che si basa su modelli canonici di nomi fantasy/elfici/naneschi; il secondo è guardare semplicemente intorno a me le parole strane che mi circondano, per esempio marche di elettrodomestici, nomi di altri prodotti, o di alcolici, e se non basta li leggo anche al contrario. Ovviamente le parole cosĂŹ trovate saranno solo da fonte d’ispirazione: ci si può divertire a spostare alcune lettere o aggiungendone altre, finchĂŠ il risultato non sarĂ  quello voluto. Certo bisogna impiegarci un pò di tempo, io stesso sono rimasto fermo giorni in attesa della giusta ispirazione. In questi casi per non smettere di scrivere uso un simboletto per esempio le due quadre con una lettera [x] per indicare il nome incognito.
Un’altro quesito che mi sono posto è: quanto devono essere originali i nomi? Mi spiego. Il problema non è se per caso un nome è uguale ad uno di un altro libro, ma se lo stesso nome compare due volte per due personaggi diversi. In fondo nella vita reale è improbabile che le persone abbiano un nome che non ha nessun altro, d’altra parte se ci fossero due o piĂš omonimi in un libro si farebbe facilmente confusione: immaginate Il Signore degli Anelli con due Frodo o la saga di Dragonlance con due Raistlin?
E allora: che fare?

mercoledÏ, maggio 19, 2010 Categorie: Krugän, il libro, Letteratura

Il personaggio o la storia?

Il personaggio o la storia?

Il personaggio o la storia?

Dal punto di vista letterale, una storia scritta può essere strutturata in diversi modi:
Il POEMA è una composizione in versi, per lo piÚ di carattere narrativo o didascalico e di ampia estensione, spesso suddivisa in piÚ parti. Associa ai contenuti della storia, i suoni e la musicalità delle parole, a scapito però di una veloce e scorrevole lettura.
Il ROMANZO è un genere della narrativa in prosa, caratterizzato da un testo di una certa estensione. Il romanzo si distingue dalla novella o dal racconto per la lunghezza e pertanto anche dalla maggiore complessità, cioè tempi piÚ lunghi, vicende ed ambienti piÚ elaborati, maggior numero di personaggi. Esistono comunque romanzi brevi, cosÏ come esistono racconti lunghi.
Il RACCONTO è una narrazione in prosa di contenuto fantastico o realistico di minore estensione rispetto al romanzo. Nel racconto lo scrittore tratteggia in poco spazio un ambiente o una situazione, nella quale muove personaggi, a volte uno solo, senza possibilitĂ  di grande sviluppo. [...] Continua »

martedÏ, maggio 18, 2010 Categorie: Krugän, il libro

Il Krugän e la metropolitana

Metropolitana

Il Krugän e la metropolitana

E qui vi chiederete, ma che diavolo centra la metropolitana con un racconto fantasy?
In effetti, a prima vista nulla, infatti il collegamento non è tanto con il racconto o il personaggio, quanto con il modo in cui hanno preso vita.
Procediamo con ordine…

Era un lontano giorno quello in cui decisi che avrei scritto un libro,una mattina di normale lezione, quando ancora andavo al liceo. Era l’alba di Magic: l’adunanza, Dungeons & Dragons era un cult, e io avevo all’attivo Il Signore degli anelli e una manciata di altri libri fantasy. Era l’adolescenza, era il periodo in cui ad un ragazzo che si affaccia alla vita, la vita non va come vorrebbe che andasse. L’etĂ  in cui si possono raggiungere grandi mete, ma anche aspre delusioni, un momento di grande emotivitĂ . Durante un’interrogazione iniziai a buttare giĂš una storia, per dare sfogo a tensioni che mi stavano facendo scoppiare. [...] Continua »