Archivio per la Categoria “Letteratura”

martedì, settembre 28, 2010 Categorie: Krugän, il libro, Letteratura

La scelta del nome

Trovare un nome per un personaggio sembrerebbe una cosa facile: si tirano un paio di dadi con le lettere ed ecco comparire il nome.
Beh non è proprio così! Al di là del fatto che “òsdrggfj” non è proprio un bel nome, i nomi non dovrebbero essere dati a caso. Il nome identifica il personaggio e ne deve riflettere le caratteristiche: l’originalità, la pronunciabilità, la lunghezza, il suono e anche le cose che associamo a quella parola per assonanza, sono tutte cose da tenere conto. Il nome deve vestire bene il personaggio.
Certo bisogna avere una fantasia infinita per trovare sempre nuovi nomi che calzino a pennello sui personaggi. E qui ci sono diversi sistemi che aiutano uno scrittore a stimolarla.
Io per esempio ne uso due: il primo è un generatore casuale di nomi che si basa su modelli canonici di nomi fantasy/elfici/naneschi; il secondo è guardare semplicemente intorno a me le parole strane che mi circondano, per esempio marche di elettrodomestici, nomi di altri prodotti, o di alcolici, e se non basta li leggo anche al contrario. Ovviamente le parole così trovate saranno solo da fonte d’ispirazione: ci si può divertire a spostare alcune lettere o aggiungendone altre, finché il risultato non sarà quello voluto. Certo bisogna impiegarci un pò di tempo, io stesso sono rimasto fermo giorni in attesa della giusta ispirazione. In questi casi per non smettere di scrivere uso un simboletto per esempio le due quadre con una lettera [x] per indicare il nome incognito.
Un’altro quesito che mi sono posto è: quanto devono essere originali i nomi? Mi spiego. Il problema non è se per caso un nome è uguale ad uno di un altro libro, ma se lo stesso nome compare due volte per due personaggi diversi. In fondo nella vita reale è improbabile che le persone abbiano un nome che non ha nessun altro, d’altra parte se ci fossero due o più omonimi in un libro si farebbe facilmente confusione: immaginate Il Signore degli Anelli con due Frodo o la saga di Dragonlance con due Raistlin?
E allora: che fare?

mercoledì, maggio 19, 2010 Categorie: Krugän, il libro, Letteratura

Il personaggio o la storia?

Il personaggio o la storia?

Il personaggio o la storia?

Dal punto di vista letterale, una storia scritta può essere strutturata in diversi modi:
Il POEMA è una composizione in versi, per lo più di carattere narrativo o didascalico e di ampia estensione, spesso suddivisa in più parti. Associa ai contenuti della storia, i suoni e la musicalità delle parole, a scapito però di una veloce e scorrevole lettura.
Il ROMANZO è un genere della narrativa in prosa, caratterizzato da un testo di una certa estensione. Il romanzo si distingue dalla novella o dal racconto per la lunghezza e pertanto anche dalla maggiore complessità, cioè tempi più lunghi, vicende ed ambienti più elaborati, maggior numero di personaggi. Esistono comunque romanzi brevi, così come esistono racconti lunghi.
Il RACCONTO è una narrazione in prosa di contenuto fantastico o realistico di minore estensione rispetto al romanzo. Nel racconto lo scrittore tratteggia in poco spazio un ambiente o una situazione, nella quale muove personaggi, a volte uno solo, senza possibilità di grande sviluppo. [...] Continua »

sabato, maggio 1, 2010 Categorie: Fantasy, In evidenza, Letteratura

Il genere Fantasy

La morte di Artù

La morte di Artù

Il racconto è presente sin dall’alba dell’uomo (leggi Il bisogno di raccontare), e sicuramente il racconto fantastico è apparso subito appresso, ma per una narrativa fantastica vera e propria dobbiamo aspettare il sorgere delle prime civiltà e delle prime religioni. La mitologia è infatti la sorgente di tutte le leggende, di tutti i racconti precursori del Fantasy moderno: si va dall’Epopea di Gilgamesh in mesopotamia, all’Iliade e all’Odissea di Omero, all’Eneide di Virgilio, dalle saghe vichinghe e celtiche, Beowulf, Sigfrido, il Ciclo Bretone, ai Canterbury Tales, al Decamerone e all’Orlando furioso, solo per citare i classici.
Punto cruciale dell’evoluzione del racconto fantastico è il Romanticismo, è in questo periodo che si ha una trasformazione una diversificazione e un’identità della narrativa fantastica. È con il Romanticismo che si ha una riscoperta e un’esaltazione della spiritualità, dell’emotività, della fantasia, dell’immaginazione, dell’irrazionale: i sentimenti, la follia, il sogno, le visioni assumono un ruolo di primaria importanza, come la fuga dalla realtà, sia temporale che spaziale, e l’interesse per il Medioevo, per la magia e per l’occulto. Tutti punti chiave della narrativa fantastica, all’interno della quale si sono sviluppati in seguito molti generi letterari differenti, tra i quali l’horror, la fantascienza, il Fantasy. [...] Continua »
mercoledì, aprile 28, 2010 Categorie: In evidenza, Letteratura

Il bisogno di raccontare

Incisioni rupestri

Incisioni rupestri

“Perché scrive?” è la domanda che ogni scrittore, prima o poi, si sentirà fare da qualcuno. Già, ma perchè uno scrive romanzi o racconti? Perché un bel giorno decide di mettersi davanti ad un computer e dare libero sfogo alla fantasia?
Su questo quesito hanno sicuramente già versato fiumi di inchiostro e di parole. Quello che vorrei fare io, è fare un salto al di fuori della letteratura ed analizzare il fenomeno in modo più esteso e completo. Scrivere, infatti, è uno dei tanti modi di raccontare qualcosa a qualcuno: è quindi il racconto il vero oggetto su cui si deve riflettere, poiché è intorno ad esso che gira tutta l’arte in generale. [...] Continua »